Barbados: da monarchia a Repubblica delle donne

L’isola caraibica di Barbados dal 30 novembre 2021 si è autoproclamata ufficialmente repubblica con le massime autorità dello Stato entrambe donne.
La decisione era già stata raggiunta nel settembre del 2020 quando la premier Mia Mottley (a sinistra nella foto qui sotto) annunciò la decisione di tagliare definitivamente il cordone ombelicale con il passato monarchico coloniale britannico. Il passaggio, raggiunto nel novembre 2021, ha coinciso con il 55° anniversario dell’indipendenza dalla Gran Bretagna, nonostante il collegamento con Londra non fosse stato eliminato del tutto. L’isola, infatti, diventò indipendente nel 1971; dal 1998 cercava insistentemente di rompere il legame con Londra, ma una clausola capestro prevedeva che la regina continuasse ad essere il capo di stato nelle sue ex colonie, anche dopo l’indipendenza.

Le alte cariche della Repubblica di Barbados, con Rihanna e il principe del Galles Carlo. (foto dal web)


Nella capitale londinese sapevano già da tempo che un giorno sarebbe avvenuta questa svolta, quindi non hanno potuto fare nulla che accettare questa decisione.
Il giorno della proclamazione, nella capitale Bridgetown, è stato celebrato l’insediamento della prima presidente della repubblica del paese, come dicevamo anche lei donna, “Dame Sandra Mason” già governatrice dell’isola, e rimossa definitivamente la regina Elisabetta II dal suo ruolo di capo di stato, senza detenere così più nessun tipo di potere dopo ben 396 anni di monarchia britannica.

Il principe del Galles Carlo presente alla cerimonia nel suo discorso commemorativo. (foto dal web)
Il look di Rihanna alla cerimonia. (foto dal web)
Rihanna pronta per essere insignita “eroina nazionale di Barbados” (foto dal web)



Per la prima volta nella storia, un componente della famiglia reale, in questo caso il principe del Galles Carlo, ha presenziato alla cerimonia di un Paese del Commonwealth che diventa repubblica. Nel suo discorso di
addio cita queste parole:

La Repubblica per voi è un nuovo inizio. Dai giorni più bui del nostro passato e dalla vergognosa atrocità della schiavitù che ha macchiato indelebilmente la nostra storia, il popolo di quest’isola si è ispirato a libertà, giustizia e autodeterminazione. Rimarremo amici e voi sarete gli artigiani del vostro futuro”.

Rihanna e il principe del Galles Carlo. (foto dal web)


Presente anche la pop star Rihanna, originaria di quest’isola, che è stata insignita da Mia Mottley di un titolo prestigioso: il “National Hero of Barbados“, “eroina nazionale di Barbados“. La neo premier ha conferito il riconoscimento con una citazione proprio di una sua canzone di Rihanna “Diamonds”: “Possa tu continuare a brillare come un diamante e continuare a portare onore alla tua nazione con le tue parole e le tue azioni”.
Nel 2018 era stata già nominata ambasciatrice.

Un close up di Rihanna (foto dal web)


“Questo è un giorno che non dimenticherò mai e poi mai, è anche un giorno che non ho mai pensato arrivasse” così ringrazia nel suo discorso la cantante. Rihanna è l’undicesima National Hero of Barbados, la seconda ancora in vita insieme al famoso giocatore di cricket Garfield Sobers.
Rihanna è una cantante e un’imprenditrice di “Fenty“, linea di cosmetici e lingerie, attrice. I fans attendono un suo nuovo album da qualche anno, perché lei è ferma musicalmente dal 2016, mentre per ora non sembra esserci ombra di un ritorno. Nell’agosto 2020 è stata proclamata da “Forbes” la musicista più ricca del mondo, con un patrimonio stimato a 1,7 miliardi di sterline.

La lettera di congratulazioni della Regina Elisabetta II.


Il giorno della cerimonia si è concluso con l’arrivo di un messaggio della regina che, nonostante sia stata ripudiata, scrive: “Vive congratulazioni e auguri. Sono contenta che ci sia con voi mio figlio, rimarrete sempre nel mio cuore” .
Firmato: Regina Elisabetta II… ma non più di Barbados. Bye bye…

avatar
About Author

Momenti di vita quotidiana, bestiole, make up, nails, fashion, fitness…
insomma un po’ tutto di me